Come creare un piano didattico CBL

  • La Challenge -Based Learner User Guide (2016) elaborata da “Digital Promise and The Challenge Institute” ci insegna come progettare e implementare il CBL con allievi di tutte le età (dai giovani delle scuole primarie, agli studenti universitari e oltre), in vari tipi e forme di istruzione (istruzione formale, VET, educazione degli adulti, educazione imprenditoriale, educazione comunitaria, ecc.)
  • La Guida è rivolta a tutti gli studenti, gli insegnanti, i genitori, gli amministratori e i membri della comunità interessati a costruire comunità di apprendimento incentrate sull’identificazione delle sfide e sull’attuazione di soluzioni ponderate e sostenibili.

La Guida è organizzata in quattro settori:

  1. Una panoramica dei concetti chiave, del quadro aggiornato e delle idee di implementazione.
  2. Raccomandazioni e risorse per sostenere l’uso del CBL.
  3. Una presentazione approfondita del framework con esempi, suggerimenti e best practice.
  4. La sezione finale include collegamenti con altri approcci educativi per aiutare il processo decisionale e l’integrazione e un elenco di domande frequenti.

Quindi, quando iniziate a creare un piano di lezione CBL, assicuratevi di aver letto e compreso la Guida e di seguire correttamente tutti i passaggi del quadro CBL!

Seguiamo la Guida CBL ….

Prima di farlo, vi ricordiamo che l’approccio CBL è diverso da quello tradizionale, dall’apprendimento basato su problemi o da quello basato su progetti…. quindi, il piano di lezione CBL non assomiglia a un piano di lezione tradizionale!

Ricorda le tre fasi del CBL:

Fase 1: IMPEGNO

Fase 2: INVESTIGAZIONE

Fase 3: AZIONE

Vi spiegheremo cosa dovete pianificare e fare per ognuna di queste fasi, quando create un piano di lezione CBL….

Fase 1: IMPEGNO

Attraverso un processo di Domande Essenziali, gli studenti passano da una Grande Idea astratta ad Sfida concreta e praticabile.

  1. Le grandi idee sono concetti ampi che vengono esplorati in più modi e sono rilevanti per gli studenti e per la comunità (ad esempio, la salute).
  2. Le Domande Essenziali permettono agli student di contestualizzare e personalizzare le Grandi Idee. Il prodotto finale è una sola Domanda Essenziale che è rilevante per l’individuo o per il Gruppo (es. Cosa devo fare per essere sano?)
  3. Le Sfide rendono reali le Domande Essenziali rendendo I partcipanti responsabili di capire di più a proposito dell’argomento e sviluppare una Soluzione. Le Sfide sono immediate e praticabili.

Fase 2: INVESTIGARE

Tutti gli studenti pianificano e partecipano a un percorso che costruisce le basi per le Soluzioni e risponde ai requisiti accademici.

  1. Le Domande Guida indicano le conoscenze di cui gli studenti avranno bisogno per sviluppare una Soluzione alla sfida. La suddivisione in categorie e la definizione delle priorità delle domande creano un’esperienza di apprendimento organizzata. Le domande guida continueranno a emergere nel corso dell’esperienza.
  2. Le Attività Guida e le Risorse sono utilizzare per rispondere alle Domande Guida elaborate dagli studenti. Queste attività e risorse includono qualsiasi metodo o strumento disponibile agli studenti.
  3. Analisi delle lezioni imparate attraverso le Attività Guida forniscono le basi per l’eventuale identificazione di Soluzioni.

Fase 3: AZIONE

Le Soluzioni basate sull’evidenza sono sviluppate, implementate con un pubblico autentico e poi valutate in base ai risultati.

  1. Il concetto di Soluzione emerge dalle scoperte fatte durante la fase di indagine. Utilizzando il ciclo di progettazione, gli studenti elaborano un prototipo, testano e perfezionano i loro concetti di soluzione.
  2. L’implementazione della soluzione avviene in un contesto reale con un pubblico autentico. L’età degli studenti e la quantità di tempo e risorse disponibili guideranno la profondità e l’ampiezza dell’implementazione.
  3. La valutazione offre l’opportunità di valutare l’efficacia della soluzione, di apportare modifiche e di approfondire la conoscenza dell’area tematica.